QUADRO COMPLESSIVO MACROECONOMICO DEL PAESE – PRIMO SEMESTRE 2024
Secondo la Banca Centrale della Macedonia del Nord, la crescita economica del paese si sta rivelando più debole del previsto. Nel primo trimestre del 2024 il PIL è cresciuto solo dell’1,2% su base annuale. Ne consegue, in linea con le informazioni diffuse dal Ministero delle Finanze, che nel 2024 la crescita nel paese non raggiungerà il 3,4%, come era stato precedentemente previsto, ma si assesterà, secondo le nuove stime, al 2,1%. Tale crescita, trainata dall’aumento del consumo complessivo delle famiglie, è senz’altro negativamente influenzata dal calo delle esportazioni.
Andamenti negativi sono stati registrati in quasi tutti i settori principali dell’export macedone, ad eccezione dei prodotti alimentari (+11.9%), grassi vegetali e di origine animale (+23.9%) e macchine e mezzi di trasporto (+3.9%). La performance dei settori tradizionali, quali siderurgico e tessile, rimane ancora debole. Si continua a rilevare anche un rallentamento nell’attività nel settore dell’automotive, con la conseguente riduzione sia dell’importazione delle materie prime che dell’esportazione dei prodotti finiti.
Il paese può guardare con maggiore ottimismo agli indicatori finanziari. A luglio 2024, il tasso di inflazione annuale, misurato attraverso l’Indice dei Prezzi al Consumo, è stato del 3%, in calo rispetto al 4.5% di maggio e al 3,2% di giugno, quando era aumentato a causa della rimozione del controllo sui prezzi da parte del Governo. Inoltre, le riserve valutarie straniere continuino a crescere, avendo raggiunto i 4.3 miliardi di euro, e il settore bancario appare stabile e redditizio. Pertanto, l’agenzia di rating Standard& Poor’s ha confermato BB- con outlook stabile come rating del paese.
I servizi costituiscono l’attività economica più corposa del Paese e tra questi prevalgono il settore bancario, ICT, assicurativo, turistico, commerciale (all’ingrosso e al dettaglio), logistico e dei trasporti. I più importanti settori produttivi sono: componentistica auto, siderurgico, alimentare, calzaturiero, tessile, tabacco, edilizia, chimico e minerario. Circa 73.000 piccole e medie imprese operano nel tessuto economico del Paese.
COMMERCIO INTERNAZIONALE E INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI
La Macedonia del Nord presenta un forte grado di apertura al commercio internazionale, soprattutto verso l’area dell’Unione Europea, ed una forte dipendenza dalle importazioni internazionali. Tuttavia, secondo l’Istituto di Statistica della Macedonia del Nord, l’interscambio commerciale del Paese nel periodo gennaio–giugno 2024, analogamente a quanto accaduto nel corso del 2023, ha registrato una flessione del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e ammonta a euro 9.474 milioni. Le importazioni hanno registrato un lieve aumento (+0.1%) e hanno toccato 5.544 milioni di euro, mentre le esportazioni hanno registrato un calo del 7.6% per un totale di 3.929 milioni di euro. Il tasso di copertura e’ stato pari al 70.9%, con deficit della bilancia commerciale assestato a 1.614 milioni di euro.
Nella struttura delle esportazioni macedoni prevalgono catalizzatori di materiali preziosi, conduttori per veicoli, aeroplani e navi, ferro nichel e componenti per sedili auto. Tra i beni importati prevalgono derivati petroliferi e oli minerali, leghe di platino, crude o in polvere, energia elettrica e prodotti chimici.
RAPPORTI ECONOMICI BILATERALI E OPPORTUNITA’
Secondo i dati diffusi dall’Istituto di Statistica della Macedonia del Nord, nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2024, l’interscambio commerciale tra Italia e Macedonia del Nord ammonta a 339.6 milioni di euro, in flessione del 4.9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente, l’Italia risulta essere l’ottavo partner commerciale di Skopje, con una quota totale del 3,58%.
La diminuzione è principalmente attribuibile alla riduzione delle importazioni in Italia dalla Macedonia del Nord, che hanno subito una contrazione del 5.8%, per un valore totale di 105.7 milioni di euro, quasi esclusivamente in ragione del calo delle importazioni di prodotti della siderurgia quali ferro, ghisa, acciaio e ferroleghe. Nella struttura delle importazioni italiane dalla Macedonia del Nord continuano a prevalere: prodotti della siderurgia, calzature, elettrodomestici, altre macchine di impiego generale, carne lavorata e prodotti a base di carne, strumenti e forniture mediche e dentistiche, articoli in gomma e articoli di maglieria.
Le esportazioni italiane in Macedonia del Nord nel primo semestre del 2024 hanno sfiorato i 234 milioni di euro (-4.5% rispetto allo stesso periodo del 2023), ponendo l’Italia in ottava posizione tra i paesi fornitori. I principali beni esportati dall’Italia nella RMN rimangono i seguenti: macchine di impiego generale, altre macchine per impieghi speciali, prodotti alimentari (zucchero, tè e caffè, condimenti e spezie, parti e piatti pronti), prodotti in metallo, articoli in materie plastiche, macchine per la formatura di metalli e autoveicoli.
Lo stock degli investimenti italiani in Macedonia del Nord a dicembre 2022 risultava essere pari a 163.97 milioni di euro, unidicesima posizione nella graduatoria dei paesi investitori.
Conclusivamente, è bene rimarcare che la partecipazione di aziende italiane nelle gare d’appalto nazionali ed internazionali nei settori agricolo, energetico, ambientale e dei trasporti sia complessivamente buona, sebbene vi siano ulteriori margini di incremento, anche in considerazione delle ottime relazioni bilaterali tra i due paesi e con riferimento ad ulteriori ambiti di interesse.