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Italia e Macedonia del Nord

Con ormai oltre trent’anni di relazioni diplomatiche, l’Italia è da sempre Paese sostenitore delle aspirazioni euro-atlantiche della Repubblica di Macedonia del Nord, che sostiene nei processi di riforma necessari a raggiungere tali obiettivi, anche attraverso un’attiva partecipazione in ambito IPA (al momento in cui scrive, sono attivi due progetti Twinning, con un terzo di recente conclusosi). Il sincero e deciso sostegno italiano è improntato alla collaborazione interistituzionale, al consolidamento democratico del Paese, e alle riforme strutturali – in particolare nel campo dello stato di diritto, dell’indipendenza e autonomia della magistratura, e della lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata.

Come noto, nel marzo del 2020 la Macedonia del Nord, a seguito della risoluzione della controversia esistente con la Repubblica Ellenica, ha realizzato uno dei suoi obiettivi strategici più importanti entrando a far parte della NATO. Con la rimozione del veto bulgaro, a fronte del compromesso raggiunto nel luglio 2022, appare inoltre più facilmente realizzabile il secondo obiettivo strategico del Paese, ovverossia l’ingresso nell’Unione Europea, con la Macedonia del Nord che ha di recente concluso il processo di screening.

La Repubblica Italiana riconosce nella Macedonia del Nord uno Stato essenziale per la stabilità dei Balcani Occidentali, regione vicina all’Italia e con cui esistono vincoli storici, politici, sociali ed economici profondissimi. A livello UE, la posizione italiana è sempre stata chiara e a sostegno dell’obiettivo dell’euro-integrazione del Paese, come riconosciuto a più riprese dal partner macedone; anche nei momenti più difficili, infatti, l’Italia non ha mai ritirato il proprio sostegno, restando convinta della necessità di avviare quanto prima i negoziati di adesione. Non è del resto casuale che, parlando delle procedure di euro-integrazione dei Balcani Occidentali, il Presidente del Consiglio Meloni abbia asserito in più occasioni di preferire l’espressione “Riunificazione della Famiglia Europea” anziché parlare di allargamento.

Lo stato dei rapporti politici tra Italia e Macedonia del Nord è eccellente ed è andato progressivamente intensificandosi. Ciò è dimostrato dalla frequenza e dall’alto numero di incontri e visite istituzionali di alto livello avvenuti negli ultimi anni.

In primo luogo occorre ricordare la visita del Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Skopje (8 e 9 settembre 2022), la terza di un Capo dello Stato italiano dalla nascita della Repubblica di Macedonia del Nord, che ha in particolare ricordato l’eccellente rapporto tra i due Paesi e il summenzionato sostegno italiano al percorso di integrazione europeo.

A livello di Presidenti, del resto, non può non menzionarsi la visita della neo-eletta Presidente della Repubblica di Macedonia del Nord Gordana Siljanovska-Davkova, che è stata ricevuta al Quirinale il 24 maggio di quest’anno. Segnatamente, questa è stata la prima visita all’estero della nuova Presidente, a margine della festa dei SS. Cirillo e Metodio.

Rilevante anche, la visita a Skopje dell’ex Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, il 12 e 13 aprile 2022, in occasione della quale si è incontrato con il suo omologo dell’epoca Talat Xhaferi; il Presidente dell’Assemblea della RMN ha restituito la visita nella giornata del 23 giugno 2022, firmando con il Presidente Fico un protocollo di cooperazione bilaterale tra la Camera dei Deputati e l’Assemblea della RMN.

Anche a livello di Presidenti del Consiglio le occasioni di incontro non sono mancate. Come noto, a latere del NATO Summit svoltosi a Washington D.C., dal 9 al 11 luglio 2024, si è tenuto un incontro bilaterale tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Primo Ministro Hristijan Mickoski, durante il quale si è discusso, tra le altre cose, della possibilità di incrementare gli scambi economico-commerciali tra i due Paesi (analoghi scambi sono avvenuti anche in tempi recenti; si ricordi in proposito l’incontro avvenuto tra l’allora Presidente del Consiglio Mario Draghi e il suo omologo Dimitar Kovachevski il 24 maggio 2022 a Roma).

Numerose sono poi state, specialmente negli ultimi anni, le visite ministeriali, dal profondo impatto per la crescita dei rapporti bilaterali. Si ricorda di recente la visita a Skopje del Ministro della Difesa Guido Crosetto, ricevuto dall’ex Ministra della Difesa Slavjianka Petrovska lo scorso 29 marzo 2024. In tale occasione, i due Ministri hanno firmato l’accordo di “Air Policing”, in linea con gli obbiettivi NATO, grazie al quale l’aeronautica italiana pattuglierà lo spazio aereo della Macedonia del Nord, congiuntamente alle forze elleniche e a quelle macedoni. Altrettanto di rilievo la visita dell’allora Ministro degli Interni, Luciana Lamorgese con l’ex Ministro degli Interni Oliver Spasovski, tenutasi a Skopje il 30 novembre 2021, reciprocata il 26 maggio dell’anno successivo.

Si segnala, peraltro, che sono stati siglati numerosi memoranda bilaterali per il rafforzamento della cooperazione in diversi ambiti, tra cui si ricordano per il periodo recente quello in materia di agricoltura (tra i Ministeri dell’Agricoltura, siglata dai relativi Ministri dell’epoca Patuanelli e Nikolovski, nonché tra gli ispettorati dei due dicasteri), di lotta al traffico di stupefacenti (tra i Ministeri degli Interni), di lotta alla corruzione (tra ANAC e la Commissione per la Prevenzione della Corruzione della Macedonia del Nord).

Sotto quest’ultimo profilo, sono da segnalare poi numerose forme di cooperazione a livello tecnico, che hanno portato, ad esempio, ad interazioni tra le amministrazioni dei due Paesi, con contatti (talora sfociati a loro volta in forme attive di collaborazione strutturata) che hanno ad esempio riguardato, per citarne alcuni, il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti e la Scuola Superiore della Magistratura.