La Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 1 maggio 2023 relativa alla partecipazione dell’Italia a ulteriori Missioni Internazionali per l’anno 2023 ha approvato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per la partecipazione dell’Italia ad iniziative pubbliche e private finalizzate alla pace ed alla stabilizzazione della regione balcanica.
Saranno pertanto cofinanziate a valere su tali risorse iniziative progettuali pubbliche e private volte al consolidamento delle istituzioni democratiche e al sostegno ai processi di riconciliazione nel contesto regionale dei Balcani Occidentali, ed in particolare i progetti volti al rafforzamento istituzionale, al sostegno alla transizione democratica e al confidence-building tra gli attori statali e non statali.
Sono legittimati a presentare richiesta di contributo:
– i soggetti pubblici italiani, gli Stati esteri e le Organizzazioni internazionali aventi finalità di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e di attuazione di iniziative umanitarie e di tutela dei diritti umani;
– i soggetti privati italiani e stranieri che perseguano le medesime finalità.
A) Per i progetti promossi da soggetti pubblici italiani, da Stati esteri o da Organizzazioni Internazionali, la disciplina di riferimento per la presentazione delle proposte è contenuta all’art. 4 del “Decreto Criteri 2023”
https://www.esteri.it/mae/resource/atti_concessione/CM_17713.pdf.
Le richieste di cofinanziamento potranno pervenire a questa Direzione Generale, direttamente o per il tramite di questa Ambasciata, nel rispetto delle formalità di cui all’art. 4 del Decreto Criteri 2023″, entro il 31 ottobre 2023.
B) I soggetti privati italiani e stranieri potranno presentare richiesta di cofinanziamento per iniziative finalizzate alla pace e alla stabilizzazione dei Balcani Occidentali ai sensi dell’art. 8 del “Decreto Criteri 2023”, del “Decreto di avvio della procedura” e dell’ “Avviso di Pubblicita’ – Bando Balcani 2023”
L’Avviso di pubblicità – Bando Balcani 2023 disciplina la procedura pubblica di valutazione e selezione dei progetti proposti da soggetti privati stanziando complessivamente 300.000 Euro per il cofinanziamento dei progetti ritenuti maggiormente meritevoli rispetto alle proposte pervenute.
Le proposte progettuali dovranno rispettare le formalità di presentazione di cui all’Avviso allegato e pervenire alla Direzione Generale direttamente, oppure per il tramite di questa Ambasciata, entro il 30 settembre 2023.
Al termine della procedura di valutazione, i progetti che risulteranno maggiormente meritevoli potranno ricevere un contributo massimo di 30.000 Euro, che non potrà in alcun caso eccedere il 90% del budget del progetto stesso.
Tutta la documentazione è disponibile sul sito https://www.esteri.it/it/trasparenza_comunicazioni_legali/sovvenzioni_contributi_sussidi_vantaggi_economici/criterimodalita/ e sul sito web di questa Ambasciata, dove è disponibile anche la versione inglese dell’Avviso di pubblicità del bando Balcani per enti privati.
Documenti in italiano:
Bando Balcani 2023 – Decreto avvio procedura (privati)
Bando Balcani 2023 – Avviso di pubblicazione (privati)
Bando Balcani 2023 – Allegati in lingua italiana
Documenti in inglese:
Call for Proposals Balkans 2023 – Call (private entities)
Call for Proposals Balkans 2023 – Application set in english
F.A.Q. Bando Balcani 2023
1. Il soggetto richiedente non residente nel Paese WB che propone un progetto da realizzare nel Paese WB può incaricare un’associazione o società locale perché fornisca il servizio di “organizzazione logistica in loco”? C’è una quota sul contributo totale che può essere utilizzata per questo servizio fornito da terzi?
Se l’applicant conosce il partner di progetto, quest’ultimo deve essere indicato specificando il suo ruolo nell’attuazione. Il Bando non indica restrizioni in termini di distribuzione del budget. La capacità finanziaria ed attuativa costituisce elemento di valutazione della proposta, ma la scelta di distribuzione del budget resta comunque in capo all’applicant.
2. Il soggetto richiedente residente in un Paese WB è considerato ammissibile a condizione che le attività di progetto si svolgano in un altro dei Paesi WB?
Il bando non prevede alcuna restrizione in merito al luogo in cui le attività del progetto devono svolgersi, fintanto che le attività vadano a beneficio dei Balcani occidentali e dei loro cittadini.
3. Un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro con sede e fondazione in un Paese dei Balcani è considerata ammissibile dal Bando?
Il bando è aperto agli enti privati e questo tipo di associazione risponde al requisito.
4. Il progetto deve includere e tenere conto di un partner di interesse italiano? È necessario un partner di un altro Paese della regione balcanica o va bene un partner all’interno stesso Paese?
Non è previsto nel Bando un requisito obbligatorio per la creazione di partnership internazionali.
5. Il progetto deve riguardare una questione di interesse italiano nei Balcani occidentali?
Le priorità del bando sono descritte all’interno del bando stesso.
6. È considerata ammissibile l’inclusione di partecipanti provenienti da altri Paesi UE (es. Croazia)?
Il Bando non prevede restrizioni specifiche in tal senso.
7. Nell’application form si fa riferimento all’interno della riga 1.3 ai “Partner di progetto”, mentre nell’ Avviso di Pubblicità non appare nessun riferimento, vi è la necessità di sottoscrivere una partnership agreement o di relativa documentazione a supporto?
L’application form è un modulo finalizzato ad aiutare l’applicant nella scrittura del progetto. Un applicant può avere un partner oppure no; nel qual caso non è richiesta la compilazione della sezione.
8. Sono ammesse candidature da parte di singole Organizzazioni o solo da parte di un consorzio (più di un’Entità)? Nel caso di un consorzio, sarebbe consentito un partenariato tra un’organizzazione italiana e un’organizzazione registrata in un Paese dei Balcani? Oppure entrambe le organizzazioni devono avere sede nei Balcani occidentali?
Il bando prevede che sia un solo candidato a presentare la domanda, in quanto unico responsabile del progetto. Tuttavia, il candidato può contare su partner che contribuiscono al progetto e che, se presenti, devono essere indicati nel modulo di domanda. I partner possono essere situati in Paesi diversi.
Il Bando non prevede restrizioni per quanto riguarda la sede legale del richiedente e dei suoi eventuali partner. In ogni caso, le attività del progetto devono essere obbligatoriamente rivolte ai Balcani occidentali e/o a singoli Stati della regione.
9. Il requisito “le iniziative proposte possono essere bilaterali o regionali” di cui all’art. 3 del Bando, significa che ci devono essere almeno due organizzazioni che si candidano come Applicant e Co-Applicant da due diversi Paesi target oppure non è obbligatorio?
L’Art.3 prevede che le attività del progetto possano insistere o su beneficiari di uno specifico Stato (iniziative bilaterali) o coinvolgere partecipanti di più Stati (iniziative regionali).
10. Gli enti partner sono tenuti a soddisfare i medesimi requisiti richiesti dal Bando agli applicant?
I requisiti richiesti devono essere soddisfatti dal soggetto richiedente il contributo.
11. In caso di un progetto che preveda una serie di attività di scambio che abbiano luogo sia in Italia che nella regione dei Balcani, è richiesta una distribuzione equilibrata tra le risorse da destinare alle attività in Italia e nella regione dei Balcani Occidentali individuata, oppure è possibile assegnare quote maggiori alle iniziative da realizzare in Italia, fermo restando il coinvolgimento dei cittadini dei Paesi balcanici?
Il Bando non prevede restrizioni in tal senso.
12. Nell’application form, i limiti al numero di caratteri delle box domande si riferiscono a “caratteri con spazi” o a “caratteri senza spazi”? Poiché il numero di caratteri è limitato a soli 1000-2000 (a seconda della sezione), è possibile avere istruzioni più precise per la corretta compilazione di ogni sezione?
Il requisito si riferisce ai caratteri con spazi inclusi. I limiti servono a contenere la lunghezza delle descrizioni. Di conseguenza, se il limite è di 2000, è necessario prevedere descrizioni più dettagliate rispetto alle sezioni limitate a 1000 caratteri.
13. In riferimento alla sezione 3.2 ” Programma di lavoro e cronoprogramma”, è necessario creare una sorta di legenda che accompagni il grafico?
Il cronoprogramma fornito è solo un esempio, è possibile adattarlo o utilizzare un altro formato.
14. In riferimento all’articolo 3.3, le “spese generali” comprendono i costi del personale e delle attrezzature necessarie per la realizzazione del progetto?
Le “spese generali” devono essere limitate alla parte del budget del progetto che il richiedente non può contabilizzare (come le spese amministrative) e devono essere limitate all’8% del budget complessivo del progetto.
15. In riferimento all’Articolo 4.2 “Presentazione della Proposta di Progetto”, nel caso di un’organizzazione richiedente registrata al di fuori dell’UE, occorre consegnare la Proposta di Progetto solo in copia stampata all’Ambasciata italiana nel Paese? Oppure deve essere inviata anche in formato elettronico alla stessa Ambasciata?
Per quanto riguarda la presentazione della proposta, si ricorda che è obbligatorio presentare la domanda attraverso l’Ambasciata d’Italia, prioritariamente per via elettronica.
16. In riferimento all’Articolo 5.1 “Documenti di Supporto/Allegati”, cosa intendete con il termine “carta intestata”? La traduzione di tali documenti e allegati può essere effettuata dal personale dell’Organizzazione richiedente o è necessario un traduttore certificato?
– Gli allegati a), b), c) e d) devono essere forniti in copia conforme all’originale; si ricorda che per essere validi in Italia, gli atti e i documenti rilasciati da autorità straniere devono essere legalizzati dalle Rappresentanze diplomatico-consolari italiane all’estero, a meno che non si applichi la Convenzione del 5 ottobre 1961 che abolisce l’obbligo di legalizzazione per i documenti pubblici stranieri (Convenzione HCCH 1961 Apostille). I documenti redatti in lingua straniera devono essere accompagnati da una traduzione completa in tutte le sue parti in lingua italiana, che deve essere certificata come conforme al testo straniero dall’autorità diplomatico-consolare o da un traduttore o interprete ufficiale che ne attesti la conformità al testo straniero.
– Gli allegati e) f) g) h) possono essere forniti nella carta intestata della vostra organizzazione, in lingua inglese.
17. All’interno del contributo richiesto è possibile inserire spese relative all’acquisto di divise/vestiario/ dispositivi di protezione personale/articoli di visibility a beneficio dei volontari dell’organizzazione capofila e delle organizzazioni partner e aderenti?
Il Bando non prevede restrizioni in tal senso.
18. Esiste un manuale contabile della DGUE/MAECI sulle regole di budget, o comunque un documento da cui si possano evincere alcuni criteri di base?
Le indicazioni di base per la costruzione del budget sono contenuti nell’allegato A1 e nell’allegato A2, precompilato.
19. Possono essere inserite nel budget attività la cui realizzazione è prevista a inizio novembre 2023? Da quando si prevede possibile l’eleggibilità delle spese di progetto?
L’eleggibilità delle spese decorre dalla data di approvazione del progetto. La graduatoria di approvazione dei contributi dovrebbe essere pubblicata entro il 15 dicembre 2023.
20. Nelle spese giustificate può rientrare la voce “project design”?
Non ci sono restrizioni nel bando al riguardo.
21. In riferimento all’articolo 10.3 “Erogazione della sovvenzione”, l’Organizzazione deve attuare il progetto con le proprie risorse ed ottenere il rimborso solo al termine del progetto? Sarebbe possibile richiedere l’erogazione di una sovvenzione in anticipo (prima dell’inizio delle attività)?
Di norma, il contributo viene erogato in un’unica soluzione dopo la rendicontazione del progetto (art. 10.1). E’ possibile richiedere un anticipo del contributo (art. 10.4).
22. Nel primo foglio di calcolo del budget, denominato “Dettaglio delle voci di costo”, vi sono due distinti livelli di approfondimento: i capitoli di spesa (indicati con dei numeri, ad esempio 1. Personale; 2. Viaggi; 3. Ospitalità) e le singole linee (indicate con delle lettere). In qualche caso sono già state indicate linee di bilancio (a, b), è obbligatorio seguire ovunque lo schema a/b?
Il Piano finanziario (foglio2) deve fare riferimento al Dettaglio dei costi (foglio 1); pertanto, le lettere da riportare nel foglio 2 devono necessariamente fare riferimento alle voci di costo indicate nel foglio 1. Le lettere indicate “Es. 1a, 2b etc” si riferiscono ad esempi di compilazione (a seconda delle voci di costo coperte dal proprio budget o da quello DGUE, o da quello di partner eventuali, l’applicant compilerà il piano finanziario per ciascuna voce di costo indicando se quella voce è coperta da proprio budget, da budget DGUE o da altri).
23. Cosa si intende per “in kind contribution” nella Colonna D del Foglio di calcolo Excel n. 2, denominato “Piano finanziario”?
Il contributo in-kind è da riferirsi esclusivamente a eventuali contributi non in denaro che l’applicant o un suo partner intende fornire al progetto (tipicamente i costi del personale, come documentabili in sede di rendicontazione).
24. Sussiste un obbligo di rendicontazione circa i “contributions in kind” dei Partners progettuali, che non siano spese amministrative, di organizzazione e coordinamento?
Il progetto è soggetto a rendicontazione, come indicato dall’art. 10 del bando.
25. Come è possibile giustificare i “contributions in kind” che non si traducano in una fatturazione, bensì si limitino alla produzione di un bene (per esempio, una traduzione, un libro)?
I contributi in kind devono comunque esprimere costi dimostrabili e rendicontabili sostenuti nell’ambito del progetto.
26. Cosa si intende con “% del costo totale del progetto” nella Colonna E del Foglio di calcolo Excel n. 2 nominato “Piano finanziario”?
La colonna “percentuale del costo totale del progetto” restituirà, una volta compilato il foglio, la percentuale di costo del progetto sostenuta da ciascun soggetto (DGUE, applicant e eventuali partner).
27. Nel terzo foglio calcolo del budget, denominato “Elenco dettagliato delle spese sostenute”, è richiesta la redazione di un bilancio consuntivo? Costituisce causa di inammissibilità la mancata compilazione ex ante?
Il terzo foglio Excel si riferisce al consuntivo e non deve essere compilato in fase di application, a meno di progetto già avviato con fondi propri e indipendentemente dal contributo DGUE e per il quale si conoscono i dettagli richiesti.
28. I documenti emessi da istituzioni pubbliche straniere devono essere certificati da un notaio o è sufficiente la firma elettronica degli organi direttivi dell’organizzazione?
Per essere validi in Italia, gli atti e i documenti rilasciati da autorità straniere devono essere legalizzati dalle Rappresentanze diplomatico-consolari italiane all’estero, a meno che non si applichi la Convenzione del 5 ottobre 1961 che abolisce l’obbligo di legalizzazione per gli atti pubblici stranieri (Convenzione HCCH 1961 Apostille). In tal caso è sufficiente l’Apostilla rilasciata dalle Autorità nazionali competenti.
Con riferimento al Bando Balcani 2023, la procedura richiede una firma elettronica certificata, o una firma accompagnata da un documento di identità del titolare della firma, sui documenti A, A1, A2 e B. Si tratta di dichiarazioni che il legale rappresentante fornirà sotto la propria responsabilità legale. Nel caso in cui la domanda venga accolta, vi verrà chiesto di firmare un’ulteriore dichiarazione relativa alla non applicabilità delle cause di esclusione ai sensi dell’art. 57 della direttiva UE 2014/24.
La procedura di presentazione della domanda richiede che gli allegati elencati all’art. 5.2, lettere a, b, c, d debbano essere forniti in copia conforme all’originale, con apostilla rilasciata dalla competente autorità nazionale o legalizzati presso la rappresentanza consolare. I documenti redatti in lingua straniera devono essere accompagnati da una traduzione completa in tutte le sue parti in lingua italiana, che deve essere certificata come conforme al testo straniero dall’autorità diplomatico-consolare o da un traduttore o interprete ufficiale che ne attesti la conformità al testo straniero. Anche gli allegati e, f, g, h, devono essere forniti in italiano o in inglese: si tratta di dichiarazioni del legale rappresentante, così come A, A1, A2 e B.