Si è svolto a Skopje, il 3 dicembre, un nuovo Business Forum italo-macedone nei settori delle infrastrutture, dell'energia e dell'ambiente, organizzato da ICE-Roma e dall'Ufficio ICE di Skopje in collaborazione con l’Ambasciata e in partenariato con le associazioni nazionali di categoria ANCE, OICE, ANIE. Nato in origine come follow-up dell'iniziativa realizzata a giugno scorso, si è poi trasformato, nel corso dell'organizzazione, in un evento di più ampia portata, che ha consentito di portare a Skopje nuove imprese rispetto a quelle già presenti la volta precedente, soprattutto nel settore della progettazione e dei servizi di engineering. Il Forum ha visto la partecipazione di 11 aziende italiane e di 30 imprese macedoni. Presenti anche rappresentanti del gruppo SIMEST-SACE.
Di particolare rilievo l'intervento, in apertura, del Vice Primo Ministro per gli Affari economici del Governo macedone, Kocho Angjushev. Egli ha innanzitutto ribadito l'importanza della collaborazione tra Italia e Macedonia sul piano commerciale - l'Italia mantiene il sesto posto tra i partner internazionali della Macedonia - e su quello degli investimenti diretti, pur con ampi margini di ulteriore miglioramento. Inoltre, ha riconosciuto, come punti di forza salienti delle imprese italiane attive nei settori delle infrastrutture, dell'energia e dell'ambiente un posizionamento tecnologico di assoluta eccellenza, una fortissima proiezione ed esperienza internazionale e una riconosciuta qualità esecutiva. Il Vice Primo Ministro - con un approccio di taglio operativo molto apprezzato dalle imprese - ha poi analizzato i singoli settori, passando in rassegna i progetti sui quali si apriranno, nei prossimi mesi, le opportunità potenzialmente più interessanti per le imprese italiane, quali strade ed autostrade e tratti ferroviari dei Corridoi 8 e 10, lo sviluppo dei gasdotti per diversificare le fonti di approvvigionamento al momento caratterizzate da un unico collegamento con il gas russo proveniente dalla Bulgaria (in particolare, egli ha accennato al progetto di costruzione dell'Interconnessione con la Grecia), gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili (centrali fotovoltaiche e idroelettriche, parchi eolici). Le procedure saranno caratterizzate - ha sottolineato Angjushev - dalla massima trasparenza e apertura.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Romeo ha ribadito l'interesse delle imprese italiane per un mercato strategico, seppur di dimensioni contenute, come la Macedonia, in un contesto regionale in cui l'Italia è un attore economico di assoluto rilievo. Il supporto italiano alle aspirazioni euro-atlantiche della Macedonia si manifesta anche nel sostegno istituzionale al settore privato e allo sviluppo delle relazioni commerciali e degli investimenti. Uno sviluppo che nell'ultimo anno ha dato promettenti segnali di un maggiore coinvolgimento di aziende italiane sia nella partecipazione delle gare pubbliche bandite in Macedonia, in particolare nell'ambito dei finanziamenti europei, sia nell'ambito dei rapporti B2B e B2G. I rappresentanti di ANCE e ANIE, Federico Moretti e Marco Ragusa, hanno ribadito il pieno sostegno delle loro realtà associative alle singole imprese e alle iniziative più generali finalizzate a una maggiore presenza sul mercato macedone nei settori di loro competenza. Il dott. Alberto Castronovo (Simest), infine, ha messo a disposizione delle imprese i diversi strumenti che il Gruppo Cassa Depositi e Prestiti può' offrire per favorire l'internazionalizzazione d'impresa: un intervento decisamente apprezzato, anche da parte macedone, perché' ha potuto presentare alcune opportunità decisamente funzionali a un mercato con le caratteristiche di quello macedone, nonché' la forza di un Gruppo finanziario non pienamente conosciuto dalle imprese e dalle istituzioni locali.
Dopo la sessione introduttiva, il Forum è stato arricchito dai contributi da rappresentanti delle competenti Amministrazioni macedoni, che hanno presentato le principali priorità progettuali per i prossimi anni in due panel tematici. Il primo panel, incentrato sui settori dell'energia e dell'ambiente, ha visto gli apporti di Kaja Shukova e Ana Karanfilovska del Ministero dell'Ambiente operanti rispettivamente nei campi degli investimenti e della gestione dei rifiuti. In quest'ultimo ambito si prevede l'implementazione di un piano nazionale e di otto piani regionali per la gestione dei rifiuti, co-finanziati con fondi IPA. Per quanto riguarda l'energia, il rappresentante del Ministero dell'Economia Faredin Ademi ha enfatizzato soprattutto la necessità di armonizzare le norme di settore con le Direttive dell'Unione Europea riguardanti la liberalizzazione del mercato e lo sviluppo delle energie rinnovabili (le quali hanno comunque già un ruolo rilevante nel mix energetico macedone). Nel secondo panel, dedicato ai trasporti e alle infrastrutture urbane, è stato ricordato da Ljuba Siljanovska (Ministero dei Trasporti) l'impegno concentrato sui due Corridoi Trans-europei 8 e 10, e relativi rami secondari, con grande sforzo finanziario ripartito tra fondi IPA, co-finanziamento statale e prestiti delle IFI (EBRD in primo luogo). Di rilievo l'intervento di Toni Masevski, consulente del Sindaco di Skopje per lo sviluppo urbano, il quale ha elencato i progetti di viabilità e riorganizzazione urbana che si prevede di realizzare nella Capitale macedone. Una visione ambiziosa, almeno sulla carta, che prevede la costruzione ex-novo di importanti infrastrutture di collegamento e interventi di vario tipo, anche solo sul piano organizzativo, per il miglioramento della viabilità nell'area metropolitana di Skopje.
Nel pomeriggio si sono svolti gli incontri B2B, decisivi non solo per le connessioni tra imprese italiane e potenziali partner locali, ma anche per il networking tra gli stessi imprenditori italiani, i quali hanno infatti concordato alcune possibili strategie di coordinamento, sia di filiera, sia orizzontali, per presentarsi con maggiore forza sul mercato macedone. Una positiva atmosfera cooperativa che è proseguita anche nel ricevimento offerto in Residenza dall’Ambasciatore, al quale hanno partecipato altri soggetti istituzionali e imprenditoriali locali, a coronamento di un nuovo momento di costruzione di una strategia maggiormente mirata e integrata di penetrazione delle imprese italiane in Macedonia nei settori delle infrastrutture, dell'energia, dell'ambiente e della connettività di cruciale importanza per lo sviluppo del Paese (anche in vista dell'inizio dei negoziati di adesione con l'UE) e delle sue interconnessioni con la regione dei Balcani Occidentali.