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Articolo del Ministro Alfano sul Vertice di Trieste del Processo dei Balcani Occidentali (12 luglio 2017)

In un’epoca di sfide globali, che richiedono l’impegno di tutti, la riunificazione del continente è un investimento strategico nella pace, nella sicurezza, nella democrazia.

È questo lo spirito che ci anima alla vigilia del Vertice di Trieste di domani, nel corso del quale discuteremo con i nostri colleghi dei Balcani occidentali temi cruciali per il futuro dei nostri cittadini.

Costruendo sulle conclusioni del Consiglio Europeo dello scorso marzo e sulla Dichiarazione del sessantennale della firma dei Trattati, confermeremo che la porta dell’Europa resta aperta ai Paesi che ne condividono i valori e che ci adopereremo per accompagnare il percorso europeo dei Balcani occidentali.

Ai nostri amici dei Balcani – che si sono positivamente impegnati, nella riunione ministeriale del 9 febbraio a Skopje, ad istituire una regolare riunione informale dei Ministri degli Esteri dei Paesi dei Balcani occidentali – chiederemo un forte impegno a proseguire nel consolidamento di istituzioni democratiche, nell’applicazione della rule of law, nello sviluppo di economie moderne e concorrenziali. Occorre superare le divisioni interne e le recriminazioni del passato per compiere una scelta europea irreversibile. Solo attraverso il dialogo e una forte spinta alla riconciliazione sarà possibile guardare con ottimismo al futuro. Non è più il tempo di esitazioni, ma di operare una scelta di campo. Agli amici macedoni è del resto nota la politica di forte e leale sostegno alle loro aspirazioni euro-atlantiche che l’Italia ha sempre, concretamente, portato avanti.

Il Vertice di Trieste è la quarta tappa- dopo Berlino, Vienna e Parigi – di un processo, avviato con lungimiranza dalla Cancelliera Merkel, per dare impulso alla transizione democratica, economica e sociale dei Balcani occidentali.

Siamo convinti che il potere di trasformazione di questo meccanismo sia tutt’altro che esaurito. I risultati del Vertice lo confermeranno. Ci attendiamo:

• l’approvazione di un significativo pacchetto di nuovi progetti infrastrutturali nei settori dell’energia e dei trasporti, dopo che nel corso dell’anno sono stati aperti i primi cantieri dei progetti approvati in precedenti Vertici, rendendo così pienamente visibile un impegno finanziario complessivo che raggiungerà il mezzo miliardo di euro, e nel cui ambito i progetti macedoni riceveranno debita attenzione.

• l’approfondimento del processo di integrazione economica regionale per liberare le potenzialità di un mercato di 20 milioni di persone;

• la firma del Trattato istitutivo della Comunità dei Trasporti, creando uno spazio integrato sul piano degli standard tecnici e delle normative;

• una forte spinta allo sviluppo del settore privato e in particolare delle PMI;

• un rafforzamento delle capacità di prevenire e reprimere la corruzione;

• l’ampliamento, nel simbolico trentennale di Erasmus, delle opportunità offerte alle nuove generazioni, grazie anche alla piena funzionalità dell’Ufficio Regionale per la Cooperazione Giovanile (RYCO).

Porremo inoltre le basi per una cooperazione rafforzata nella lotta al terrorismo e alla radicalizzazione e nel far fronte a flussi migratori non controllati e lasciati nelle mani di gruppi criminali.

Sono passaggi importanti che testimoniano della nostra volontà di accompagnare i Balcani occidentali e questo Paese verso il fondamentale traguardo dell’integrazione Europea, ma che evidenziano anche un’accresciuta volontà dei Balcani di prendere in mano il loro futuro. Trieste vuole dare un segnale di concreto ottimismo, lungo la strada di un destino condiviso.

 

 

Angelino Alfano

Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale