Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Incontro tra i Ministri degli Esteri Alfano e Dimitrov al Vertice di Trieste del Processo dei Balcani Occidentali

“Mi congratulo per la sua recente nomina. Sono consapevole che il nuovo Governo di Skopje è impegnato nell’attuazione delle “Urgent Reform Priorities” per proseguire lungo il processo di integrazione europea ed euro-atlantica. Posso assicurare il pieno supporto dell’Italia, sono sicuro che collaboreremo fruttuosamente”. Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, al suo primo incontro con il nuovo ministro degli Esteri macedone, Nikola Dimitrov, a margine del Vertice dei Balcani occidentali di Trieste.

“Nel pieno rispetto della ownership macedone, pensiamo sia necessario che Skopje mantenga e rafforzi la ritrovata stabilità, a beneficio non solo della regione, ma dell’Europa intera. A tal fine, è essenziale collaborare con le opposizioni e mi auguro che il vostro Governo possa approvare le riforme con una maggioranza politica più ampia possibile”, ha dichiarato Alfano al collega.

In merito ai temi regionali, Alfano ha sottolineato che “la politica dell’allargamento è e deve restare la via maestra per promuovere la pace, la democrazia e la stabilità nei Balcani occidentali e consentire la sviluppo economico. In questa chiave, abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi quale Presidenza di turno del Processo dei Balcani occidentali su alcune priorità strategiche: lo sviluppo della connettività regionale, l’innovazione, ma anche la cooperazione nel campo dello Stato di diritto e della lotta alla corruzione ed al crimine organizzato”.

I due ministri hanno discusso anche di temi migratori. Per Alfano “la crisi lungo la rotta dei Balcani occidentali ha dimostrato che la cooperazione con i Paesi di origine e transito è cruciale. Nel contesto di un approccio geograficamente bilanciato, rimaniamo impegnati alla piena attuazione della Dichiarazione UE-Turchia e auspichiamo che la UE metta la stessa energia nell’affrontare la questione dei flussi attraverso il Mediterraneo centrale”.